Enel: +23,3% l’utile netto nel 2003

L’Enel chiude il 2003 con un utile netto in aumento del 23,3% a 2.509 mln di euro e propone all’assemblea un dividendo di 0,36 euro ad azione.

L’EBITDA (margine operativo lordo) ammonta a 9.841 milioni di euro, a fronte dei 7.695 milioni di euro del 2002 (+27,9%). Il contributo maggiore alla crescita viene dalla divisione Generazione ed Energy Management (+1.218 milioni di euro, +50%) che beneficia anche del rimborso della penale idro e dei certificati verdi (512 milioni di euro). Escludendo queste partite, l’EBITDA del Gruppo rappresenta comunque il 30% dei ricavi mentre era pari al 25% dei ricavi nel 2002. L’EBIT (risultato operativo) è di 4.732 milioni euro, in crescita del 68,2% rispetto ai 2.813 milioni di euro del 2002. La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2003 registra un patrimonio netto complessivo di 21.315 milioni di euro (20.842 milioni di euro a fine 2002) e un indebitamento finanziario netto di 24.174 milioni di euro (24.467 milioni a fine 2002). Il rapporto debt-equity alla fine del 2003 è di 1,13; era 1,17 alla fine del 2002. Il cash flow operativo netto (flussi dell’attività operativa al netto degli investimenti tecnici) ammonta a 4.674 milioni di euro, in aumento di 2.690 milioni di euro rispetto al 2002.

Gli investimenti nel 2003 sono pari a 3.969 milioni di euro, con una riduzione del 29% rispetto al 2002. Questo è dovuto principalmente a una significativa riduzione degli investimenti nelle attività non strategiche e al progressivo completamento del programma di riconversione a ciclo combinato di numerose centrali nonché della rete di Wind.

I dipendenti del gruppo a fine 2003 sono 64.770. Erano 71.204 a fine 2002. La riduzione è dovuta ai cambiamenti nel perimetro del gruppo (cessione di Interpower, deconsolidamento del CESI ed altre operazioni minori) per 1.575 unità e al saldo negativo tra assunzioni e cessazioni per 4.859 unità.