Eni: positivi i risultati del primo pozzo esplorativo nelle acque profonde della Mauritania

Eni conferma il risultato positivo del pozzo denominato “Chinguetti 1” perforato nelle acque profonde della Mauritania. Eni è presente nell’offshore della Mauritania con una partecipazione del 35% grazie all’acquisizione della compagnia petrolifera inglese British Borneo Ltd. e opera su un’area di ricerca di 39.200 Km2 la cui profondità d’acqua varia da 200 a 2600 metri.
Il sondaggio è stato eseguito dall’impianto semisommergibile Scarabeo 7 della Saipem – Società del gruppo Eni – in 791 metri d’acqua e ha raggiunto la profondità totale di 2.620 metri. La perforazione ha incontrato uno strato mineralizzato a gas e olio di oltre 90 metri di spessore complessivo.
Attualmente è in corso la valutazione dei dati e dei campioni raccolti, mentre la produttività degli strati verrà valutata successivamente.

Il successo di questo primo pozzo esplorativo e i rilievi sismici già effettuati confermano l’esistenza di un’area con elevato potenziale petrolifero, aprendo quindi la possibilità di ulteriori ritrovamenti di idrocarburi. Queste strutture saranno oggetto di una campagna di perforazione: l’impianto Scarabeo 7, infatti, dopo “Chinguetti 1” si sposterà per perforare “Courbine 1”, secondo pozzo previsto in questa prima fase esplorativa.

Note:
I partners della concessione sono: Eni (35%), Woodside Mauritania Pty Ltd (35.0%), Hardman Petroleum Mauritania Pty Ltd (18.6%), Fusion Oil & Gas NL (6.0%), Planet Oil (Mauritania) Limited (3%), Elixir Corporation Pty Ltd (2.4%).