Eni: l’utile netto in calo del 14,7% nel primo semestre dell’anno

L’utile netto del primo semestre di Eni si chiude con una flessione del 14,7% a 2.261 milioni di euro contro i 3.133 milioni del primo semestre 2001.Ciò è dovuto essenzialmente alla debolezza dello scenario energetico, caratterizzato dalla marcata flessione del prezzo del barile (-11,8% per il petrolio; -19,7% per il gas naturale) e dei margini di raffinazione (-79% sul Brent), i cui effetti sono stati in parte compensati dall’incremento dei volumi venduti e dalle azioni di miglioramento dell’efficienza. .

La produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1.455 mila barili di petrolio equivalente (boe), con un incremento di 89 mila boe, pari al 6,5%, nonostante i tagli produttivi decisi dall’OPEC (che hanno avuto un effetto sulla produzione di 34 mila boe). L’aumento è dovuto: (i) agli avvii di campi, principalmente in Algeria, Congo, Angola, Nigeria, Italia, Stati Uniti e Pakistan; (ii) alla crescita produttiva registrata principalmente nel Regno Unito, in Algeria e negli Stati Uniti. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti dal declino di campi maturi di gas naturale in Italia. La quota di produzione estera sul totale si mantiene sul 78%.