Il GRTN fissa il prezzo dei certificati verdi

Il Gestore della rete ha stabilito, per l’anno 2002, il prezzo di offerta dei propri certificati verdi, pari a 8,418 centesimi di euro per chilowattora. Nel mercato dei certificati verdi, i nuovi strumenti per l’incentivazione alla produzione di energia “pulita”, tutti i produttori e gli importatori che nel 2001 hanno immesso sulla rete energia elettrica per il consumo, hanno l’obbligo di rendere disponibile, nell’anno 2002, una “quota” di energia da fonti rinnovabili, pari al 2% dell’energia prodotta o importata nell’anno precedente.

Tale obbligo può essere soddisfatto direttamente, cioè producendo o importando il 2% di energia da fonte rinnovabile, o indirettamente, acquistando e trasmettendo al Gestore della rete il corrispondente quantitativo di certificati verdi.

L’offerta, invece, è costituita dai certificati verdi delle imprese private che hanno impianti con qualificazione IAFR (Impianti Alimentati da Fonte Rinnovabile), e dai certificati verdi che il GRTN emette a fronte dell’energia elettrica prodotta dagli impianti CIP 6, a fonte rinnovabile, entrati in esercizio dopo il 1 aprile 1999, e che vende sul mercato dei certificati verdi al prezzo di riferimento.

Per l’anno 2002 la domanda di certificati verdi ammonta a 3,3 miliardi di chilowattora: il dato si ricava sulla base delle autocertificazioni trasmesse al Gestore della rete da 58 tra produttori e importatori di energia elettrica, di cui 35 soggetti all’obbligo di acquistare i certificati verdi.

L’offerta ammonta, invece, a 5,5 miliardi di chilowattora, di cui 1,2 miliardi di chilowattora è la quota dei produttori privati che hanno impianti qualificati IAFR (139 sono gli impianti in esercizio nel 2002), e 4,3 miliardi di chilowattora quella del Gestore della rete relativamente agli impianti CIP 6.