Eni:l’utile netto cresce del 45% nel 1° trimestre

Il Consiglio di Amministrazione dell’Eni in data odierna ha esaminato la Relazione trimestrale al 31 marzo 2003 che chiude con l’utile netto di 2.006 milioni di euro con un aumento di 624 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2002, pari al 45,2%, dovuto in particolare agli incrementi registrati dal prezzo del barile (+55,4% il petrolio; +36,6% il gas naturale) e dai margini di raffinazione (+3,6 dollari/barile il margine Brent), i cui effetti sono stati attenuati dall’apprezzamento dell’euro sul dollaro (+22,5%), nonché all’aumento dei margini di distribuzione del gas naturale e alla riduzione dei costi.

All’incremento dell’utile hanno contribuito inoltre proventi straordinari netti di 191 milioni di euro, connessi in particolare alla transazione del contenzioso ex EniMont stipulata con la Edison SpA (200 milioni di euro), e la riduzione dell’utile di competenza di terzi azionisti in dipendenza dell’OPA eseguita dall’Eni sulle azioni Italgas (+82 milioni di euro). Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti dall’aumento delle imposte sul reddito (381 milioni di euro) dovuto essenzialmente all’incremento dell’utile prima delle imposte. L’utile netto prima delle componenti non ricorrenti ammonta a 1.901 milioni di euro, con un aumento rispetto al primo trimestre 2002 del 36,8%. La produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1.498 mila boe (barili di petrolio equivalente) con un incremento di 57 mila boe, pari al 4%, dovuto: (i) alla produzione della società norvegese Fortum Petroleum acquisita nel primo trimestre; (ii) agli avvii di giacimenti, principalmente in Iran, Trinidad & Tobago, Egitto, Stati Uniti e Pakistan; (iii) alla crescita produttiva registrata principalmente in Nigeria e Kazakhstan. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti dagli effetti dell’interruzione della produzione in Venezuela a causa dello sciopero nazionale e dal declino produttivo di giacimenti maturi. La quota di produzione estera sul totale raggiunge il 79,3% (78,3% nel 2002).