Certificati RECS: ottimi risultati del 2002

Pier Luigi Parcu, Amministratore Delegato del Gestore della rete e Presidente uscente dell’AIB (Association of Issuing Bodies), l’associazione europea che riunisce le società che possono emettere certificati RECS (Renewable Energy Certificate System), traccia un bilancio molto positivo del primo anno di attività dell’Associazione. “Promuovere e incentivare l’uso di energia pulita – ha detto Parcu a margine del General Meeting dell’AIB svoltosi a Madrid – è uno degli obiettivi primari dell’Unione Europea. Con il sistema RECS abbiamo centrato questo importante traguardo. 22 miliardi di kilowattora di certificati emessi in questo primo anno di sperimentazione rappresentano, infatti, uno sviluppo considerevole del mercato dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.

RECS è il sistema internazionale che consente l’emissione e la commercializzazione di certificati attestanti la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per una quota minima di 1 MWh (1.000 kilowattora), consentendo alle aziende che li acquistano, di dimostrare di avere utilizzato, nei loro cicli produttivi, energia elettrica “pulita”.

Inoltre, con i certificati RECS si favorisce la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile da quegli impianti che, altrimenti, non avrebbero le condizioni economiche per continuare a produrre energia “verde”. RECS è attualmente operativo in 14 Paesi europei e coinvolge circa 100 membri tra produttori, traders e società di certificazione. A livello italiano i RECS non interferiscono con la normativa riguardante i certificati verdi, poiché rappresentano una forma alternativa per incentivare gli impianti a fonte rinnovabile esclusi dal decreto del novembre ‘99. Nel nostro Paese partecipano al progetto RECS, oltre al Gestore della rete – a cui è stata assegnata nel corso dell’incontro di Madrid la vice-presidenza dell’AIB – anche Enel, Edison, Endesa Italia e l’associazione Assoelettrica.