Acegas-Aps: fatturato previsto a 490 milioni

Dopo la fusione fra Acegas-Aps, per la multiutility nata dal merger fra le municipalizzate di Trieste e Padova si prevede per il 2004 un anno pieno di novità. Novità assicurate sul fronte delle acquisizioni e del bond convertibile (valore compreso tra 60 e 120 milioni) proprio per sostenere lo shopping. L’integrazione tra le due società, curata da Banca Intesa e Lazard per il fronte triestino, parte con ricavi attesi a fine 2003 per 490 milioni (+16,3% rispetto al pro-forma 2002) e con un ebitda di 85 milioni (+22,1% rispetto al 2002) al lordo dei costi dell’operazione (di poco superiori a 2 milioni). La nuova realtà si posiziona al sesto posto nel settore delle ex municipalizzate alle spalle di Aem Torino.

Obiettivo della nuova multiutility è quella di allargare ad altre ex municipalizzate del Nord-Est il progetto di integrazione. In particolare, il mirino punterebbe su Iris Gorizia (che tra l’altro ha avviato i contatti con altre 13 utility per la realizzazione di un polo energetico), Amga Udine, Vesta Venezia e Ascopiave. Della cerchia farebbero parte però tutte le utility del Nord Est compresa Agsm Verona.