Gas Natural: i piani di sviluppo per l’Italia

Il gruppo spagnolo Gas Natural, controllato da Repsol e Caixa, investe 1,8 miliardi di euro sull’Italia. Primo obiettivo è arrivare in 3-4 anni a 700mila clienti, pari a un consumo annuo di 6 miliardi di metri cubi. In Italia attualmente Gas Natural ha una base di 250.000 clienti che saliranno a 300.000 a fine anno, grazie alla politica di acquisizione di aziende iniziata all’inizio del 2004. Dopo il gruppo Brancato, attivo nella distribuzione di gas in Sicilia con 93.000 clienti, Gas Natural ha di recente rilevato Smedigas (54.000 utenti) e Nettis (91.000), società che operano fra Sicilia, Puglia e Calabria. “Stiamo trattando con altre aziende al fine di raggiungere l’obiettivo di 300.000 utenti in Italia entro l’anno, insieme alla crescita dell’attività commerciale”, ha spiegato in una conferenza stampa il direttore generale internazionale del gruppo spagnolo Alberto Toca.

Particolare importanza riveste il piano di sviluppo per importare via nave il metano liquefatto. Si tratta di due impianti di rigassificazione, questi dovrebbero sorgere a Taranto e a Trieste. I due progetti gemelli della Gas Natural varranno una spesa di 600 milioni di euro l’uno con una capacità di importare 8 miliardi di metri cubi di metano l’anno. Gas Natural, infine, sta valutando un eventuale ingresso con quote rilevanti, ma sotto il 50% del capitale, nelle municipalizzate italiane prossime alla privatizzazione. “Abbiamo interesse a partecipazioni finanziarie nelle privatizzazione delle municipalizzate, non quotate in Borsa”, ha sottolineato Toca. E’ comunque un processo difficile perché occorre vedere di che aziende si tratta e a quali condizioni verranno poste sul mercato. Anche in questo caso la società spagnola ha preferito non fare nomi, ma guarda a tutto campo da Nord a Sud del Paese.