Approfondimento Aggregazioni ex-municipalizzate: dal Nordest al Nordovest

Aggregazione su base macroregionale. Sembra questa la parola d’ordine fra le ex-municipalizzate italiane. La tendenza in atto è la formazione di grandi gruppi su base interregionale. Nel nordovest Aem Torino-Amga Genova, entrambe quotate in Borsa, hanno deciso di compiere una mossa fondamentale, affidando a un advisor il compito di valutare le compatibilità industriali, gli aspetti finanziari e l’organizzazione interna collegati al progetto di fusione. Spetterà alla McKinsey, adesso, individuare entro fine anno vantaggi e punti di debolezza di un’operazione peraltro già auspicata con forza dalle giunte di Torino e Genova e ben vista anche dal San PaoloImi che con il 4,93 per cento del capitale è il secondo azionista di Aem. L’obiettivo è quello di realizzare una “newco” che funzioni da holding di riferimento delle attività industriali delle due ex municipalizzate, controllata alla pari dai due comuni. Un gradino più sotto, invece, ci saranno le società operative che metteranno insieme le attività di riferimento di Amga e Aem acqua, gas ed energia che insieme potrebbero servire cinque milioni di utenti, generando oltre un miliardo e duecento milioni di ricavi. Chiave di lettura dell’operazione è la grande complementarietà delle attività, con la genovese Amga molto forte nell’acqua e nel gas, e dall’altro Aem altrettanto competitivo sull’energia. Rimane fuori, al momento, la spezzina Acam, con la quale lo scorso anno Amga ha rilevato il 40% di Atena Vercelli.

Il nordest risponde con la prossima costituzione di Nes (Nordest Servizi), un progetto che vede come capofila Venezia con la sua municipalizzata, Vesta. Ma ne fanno parte anche altre sette ex municipalizzate; Dolo, Mogliano, Portogruaro, Chioggia, Udine, Pordenone e la goriziana Iris. Quest’ultima nata dalla fusione a tre delle principali municipalizzate del Friuli. Si scontrerà con la società formata da Acegas Trieste e Aps Padova, quotata in Borsa e molto impegnata in una capillare campagna acquisti di piccole società di servizi sul territorio. Rimane fuori per il momento la veronese Agsm. Guarderà verso est o verso l’Emilia?

Il centro-nord è investito da una situazione molto più complessa. Se da un lato la prima aggregazione interprovinciale di Hera è andata in porto, stentano a partire altre simili operazioni in Emilia-Romagna. Dopo il divorzio fra Meta Modena e la Newco Emilia (Tesa Piacenza, Agac Reggio Emilia e Amps Parma), la prima si è riavvicinata nuovamente ad Hera. Nei primi mesi del 2005 si conosceranno i dettagli dell’eventuale fusione con la ex-municipalizzata bolognese. Quest’ultima ha continuato durante il 2004 a fare shopping: ha acquistato il 40% di Agea Ferrara (facendo saltare l’ipotesi di aggregazione a tre fra Aimag Mirandola, Meta e la stessa Agea), ed è salita nel capitale di Aspes Pesaro. Dopo la “copertura” da parte di Hera di tutta la Romagna rimangono al momento “single” fra le principali realtà emiliane l’Aimag di Mirandola e la Sat di Sassuolo. Potrebbero confluire nella Newco Emilia.

Situazione altrettanto movimentata in Lombardia dove dopo il divorzio fra Asm Brescia e Bas Bergamo non si vedono al momento reali possibilità di aggregazione data la particolare natura delle società. Le principali, Aem, Asm Brescia e Acsm sono realtà quotate e vorrebbero fare da polo aggregante, mentre le altre (Cogeme, Bas, Agam Monza e le municipalizzate di Seregno, Erba, Lissone, Magenta ecc…) non vorrebbero giocare un ruolo di secondo piano. Alcune di queste già nel 2003 avevano costituito En.Tra. Al momento in Lombardia si può parlare di realtà interprovinciale soltanto di Linea Group, il gruppo nato dall’aggregazione fra Asm Pavia, Tea Mantova, Aem Cremona e Astem Lodi.

Nel centro Italia la situazione appare più tranquilla, ma non per questo, meno interessante. Dopo la fusione nel settore gas fra Fiorentina Gas e Toscana Gas, nel 2004 si è assistito soltanto ad operazioni di acquisto di quote azionarie (Amga Genova in Asa Livorno, Toscana Gas e Publienergia in Sea Viareggio), preludio forse di eventuali sviluppi.

Sul versante adriatico non si rilevano particolari movimenti, tranne la citata operazione di Hera su Aspes Pesaro. Qualche operazione potrebbe venire dalla Gorgovivo di Ancona. Sul centro Italia l’unica realtà di rilievo è Acea Roma, società in crescita e al momento alleata industrialmente con Energia spa (gruppo Cir) e i belgi di Electrabel.
Il prossimo anno si aprirà all’insegna di sostanziali novità. Sempre che le intenzioni di oggi si trasformano in interessanti realtà aziendali superando le visioni locali di cui la proprietà di alcune municipalizzate tuttoggi ne soffre.