I CdA Hera e Meta approvano la fusione

I Consigli di amministrazione di Hera e Meta hanno approvato il progetto di integrazione di Meta in Hera. Il progetto di integrazione prevede la fusione per incorporazione di Meta in Hera secondo un rapporto di cambio di 1,286 azioni Hera del valore nominale di 1,00 Euro ciascuna per ogni azione Meta del valore nominale di 1,72 Euro ciascuna.

Con un bacino servito di oltre 2,5 milioni di abitanti, oltre 2,2 miliardi di mc di gas venduto, 234 milioni di mc di acqua distribuita, 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani smaltiti la nuova entità si colloca al primo o secondo posto tra le utilities locali a livello nazionale nelle diverse aree di attività presidiate.

L’integrazione di Hera e Meta dà vita ad un operatore con un fatturato, su base 2004, di circa 1,8 miliardi di Euro, un EBITDA di oltre 360 milioni di Euro, una capitalizzazione di borsa superiore a 2,2 miliardi di Euro e, soprattutto, con un assetto industriale di rilevanza assoluta, nelle attività a rete e impiantistiche, capace di offrire un importante contributo all’evoluzione dei servizi offerti al territorio e alla prospettiva di sviluppo complessivo.

L’operazione di fusione avrà effetti contabili e fiscali sul bilancio Hera a decorrere dal 1° gennaio 2005.

Il completamento della fusione determinerà una variazione nelle quote azionarie detenute dai principali soci di Hera. Nel caso di efficacia dell’OPA con una adesione pari al 29%, il Comune di Bologna verrà a detenere una quota pari al 15,29%, il Consorzio AMI pari al 5,29%, mentre il Comune Modena diverrà il secondo azionista con una quota del 11,46%.

In questa operazione Hera è stata affiancata dagli advisor finanziari Unipol Merchant e Banca IMI e dall’advisor legale Studio Legale Associato Avvocato Serafini, mentre Meta si è avvalsa del supporto degli advisor finanziari UBM e Banca Popolare dell’Emilia Romagna e dagli advisor legali Studio Chiomenti e Prof. RenzoCosti.