Approvato il decreto sblocca-centrali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che sblocca la costruzione di nuove centrali elettriche. La nuova normativa prevede un iter autorizzativo veloce, vale a dire che le autorizzazioni dovrebbero essere rilasciate entro 180 giorni dalla consegna della domanda. “Con questo decreto – ha osservato il ministro delle attività produttive Marzano – il governo riprende l’iniziativa della politica energetica in questo Paese”, iniziativa che “era rimasta nelle mani dell’Authority e dell’Enel”.

Il via libera al decreto è stato dato anche in considerazione delle previsioni di futuri squilibri tra offerta e domanda di energia elettrica. Inoltre, il governo ha deciso di cancellare gli stranded cost, dagli oneri di sistema che gravano sulle tariffe elettriche: per l’Enel non dovrebbero esserci impatti rilevanti in quanto con lo stesso provvedimento verrà cancellata la cosiddetta penale idroelettrica, mentre la bolletta elettrica per effetto dei nuovi provvedimenti dovrebbe diminuire di circa il 4%. L’Enel aveva calcolato che gli stranded cost per il 2000-2001 ammontano a circa 700 milioni di lire mentre la penale idroelettrica è stata finora di circa 1 miliardo di euro.
Marzano ha poi ribadito che Enel dovrà scendere sotto il 50% della capacità produttiva nominale installata in Italia entro il 1 ottobre. “Questa previsione – ha spiegato il ministro – sarà contenuta in un emendamento che il governo presenterà in Parlamento in sede di conversione del decreto legge sulla sicurezza elettrica approvato oggi. Al 1 ottobre si farà una verifica della potenza installata ed eventualmente scatterà l’obbligo di vendita di nuove centrali”. Non è esclusa, quindi la vendita obbligatoria di una quarta Genco.